Vai direttamente ai contenuti

10% di sconto sul tuo primo ordine con il codice BENVENUTO10 e spedizione gratuita per ordini superiori a €70!

Aneddoti storici sul tartufo: 5 curiosità che (forse) non conoscevi

Aneddoti storici sul tartufo: 5 curiosità che (forse) non conoscevi

Il tartufo è molto più di un ingrediente pregiato: è un simbolo di lusso, mistero e passione, capace di attraversare i secoli e conquistare intere civiltà. Ma dietro la sua fama raffinata si nascondono anche aneddoti curiosi, bizzarri e affascinanti, che raccontano quanto questo "diamante della terra" abbia sempre esercitato un irresistibile fascino sull'uomo.

1. Il tartufo secondo gli antichi: dono degli dèi?

Già gli antichi Greci e Romani erano affascinati dal tartufo. Plinio il Vecchio lo definiva un mistero della natura, mentre i filosofi credevano che nascesse dal tuono, dalla pioggia e dal calore del sole, come un regalo celeste.

Il poeta Giovenale raccontava che il tartufo nasceva là dove era caduto un fulmine di Giove, divinità del cielo e della fertilità. Forse anche per questo, i Romani attribuivano al tartufo potenti proprietà afrodisiache.

2. I papi ne erano ghiotti (ma lo mangiavano di nascosto)

Nel Medioevo, il tartufo finì per essere associato alla stregoneria, tanto da essere bandito da alcune corti religiose. Eppure, si racconta che alcuni pontefici ne fossero segretamente golosi, facendoselo servire in forma “anonima” sotto altri nomi per non incorrere in critiche.

Pare che Papa Gregorio IV, nel IX secolo, fosse un estimatore dei tartufi neri, ma li facesse arrivare in camuffa dai monasteri umbri, per non dare scandalo.

3. Caterina de’ Medici e l’arrivo del tartufo in Francia

Fu Caterina de’ Medici, amante della cucina toscana, a portare il tartufo alla corte francese nel XVI secolo. Lo introdusse nei banchetti della nobiltà parigina, dove divenne presto un simbolo di prestigio. Da lì, il tartufo conquistò tutta l’Europa, entrando nel cuore (e nei piatti) di re e regine.

4. Napoleone e il tartufo: una questione personale

Anche Napoleone Bonaparte pare avesse un’opinione molto chiara sul tartufo: non gli piaceva. Si dice che una volta, durante un ricevimento, rifiutò un piatto al tartufo dicendo:

Non mi fido di qualcosa che cresce sottoterra senza farsi vedere.

Un altro aneddoto curioso riguarda Napoleone III, che al contrario ne era ghiottissimo, tanto da farli arrivare ogni settimana da Périgord.

5. Il tartufo, profeta meteorologico

In alcune zone d’Italia, fino all’Ottocento, si credeva che i tartufi potessero predire il tempo. I contadini osservavano i “cerchi del tartufo” – macchie d’erba più verde nei campi – e sostenevano che, se comparivano in abbondanza, sarebbe arrivato un autunno lungo e piovoso. Una sorta di barometro naturale, radicato nella tradizione popolare.

Un tesoro della terra, una storia senza fine

Il tartufo continua ancora oggi a ispirare storie, leggende e passioni, sospeso tra cucina, mito e cultura. Ogni volta che lo gustiamo, non assaporiamo solo un ingrediente pregiato, ma centinaia di anni di storia, fatta di re, poeti, segreti e profezie.

E tu? Quale aneddoto ti ha colpito di più?

Se vuoi vivere la storia del tartufo da vicino, esplora la nostra selezione di prodotti freschi e artigianali.

Icona chiamaci su Whatsapp
Hai bisogno di aiuto? Chatta con noi