La ricerca del tartufo può essere un’attività molto interessante e piena di soddisfazioni: tuttavia, se desideri cimentarti in questo compito, ti raccomandiamo di rispettare una serie di regole per tutelare sia l’ambiente sia il tartufo stesso.
Tieni presente che uno dei modi più rapidi per procurarsi dei tartufi di qualità è l’acquisto online. Per esempio, nel nostro negozio mettiamo a disposizione i migliori tartufi freschi selezionati in base alla stagionalità. Non mancano chiaramente quelli conservati, oppure le pietanze già pronte condite con il tartufo.
Se, invece, preferisci trovare personalmente i tuoi tartufi, nelle prossime righe ti spiegheremo come fare e quali sono le regioni italiane più ricche di questi pregiati prodotti della natura. Ti anticipiamo che sarà necessario superare un esame per ottenere un tesserino apposito: il tartufaio deve avere conoscenze specifiche relative al mondo dei tartufi!
Dove bisogna cercare i tartufi
La nostra penisola è, probabilmente, uno dei territori in cui i tartufi sono più diffusi. Ci riferiamo soprattutto a zone come l’Abruzzo e il Molise: qui è facile individuare numerosi tipi di tartufo, anche grazie al suolo adatto – ben aerato, con sezioni calcaree, pH alcalino e senza ristagni idrici.
Anche in altre località, come l’Umbria, il Piemonte e il Lazio, è possibile raccogliere tartufi. Comunque gli appassionati riservano sempre una menzione speciale all’area abruzzese e a quella molisana: queste soddisfano tutte le condizioni principali per una crescita ottimale dei tartufi, dal clima alle caratteristiche del terreno.
Il cane da tartufo
Una curiosità: un tempo, la ricerca dei tartufi era effettuata con l’aiuto dei maiali. Questi animali possiedono un olfatto eccellente, nonché un’abilità unica nello scovare anche i tartufi più nascosti. Il problema è che, essendo ghiotti di funghi, tendevano a mangiarli prima che il tartufaio potesse intervenire.
Il maiale, quindi, è stato sostituito dal cane da tartufo. Anzi, attualmente per legge l’utilizzo del cane è obbligatorio quando si svolge una simile attività: i cani localizzano presto il tartufo ed evitano scavi inutili che rovinerebbero il terreno.
I cani devono ricevere un addestramento, privatamente oppure presso un addestratore professionista. Per quanto riguarda le razze canine più predisposte, esse sono:
- il lagotto romagnolo;
- il pointer;
- lo spinone;
- il jack russel;
- il bracco.
Non di rado si ricorre ai meticci, che sono tra i cani più docili e anche tra i più resistenti alle malattie.
I periodi di raccolta
Come sai, esistono più tipologie di tartufo. Nel nostro shop ne forniamo diverse, così da accontentare tutte le esigenze; se vuoi andare di persona in cerca dei tartufi, ti ricordiamo che è fondamentale limitare la raccolta ad alcune fasi dell’anno (che variano a seconda della specie).
Per esempio, è consentito raccogliere il tartufo estivo soltanto tra maggio e settembre. Al contrario, il periodo per la raccolta del tartufo nero pregiato è quello che va da novembre a marzo.
I mesi indicati per il bianchetto sono gennaio, febbraio, marzo e aprile; per il bianco pregiato sono ottobre, novembre e dicembre e gennaio. Attenzione, questa è la normativa nazionale, ma le regole potrebbero cambiare da una regione all’altra.
Cosa è vietato per il tartufaio?
Per essere un buon tartufaio non basta superare l’esame per il tesserino. È essenziale rispettare dei divieti, tra cui:
- quello di raccogliere tartufi non ancora maturi;
- quello di lasciare buche aperte nel suolo;
- quello di cogliere, in una sola volta, più di 2 kg di tartufi;
- uscire con più di due cani alla volta;
- quello di cercare tartufi nelle riserve naturali protette.
Infine, nella maggior parte dei casi l’attività non può essere eseguita di notte. Nello specifico, da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima del sorgere del sole.
Gli strumenti per la raccolta dei tartufi
Ci sono degli utensili di cui il cercatore di tartufi non può fare a meno.
Sono importanti la vanghetta – una piccola zappa, la cui forma viene specificata da ciascuna regione – e la borsa per il trasporto dei tartufi. Ti suggeriamo anche dei guanti, per proteggere le mani dalle spine e dai sassi taglienti, e un paio di stivali adeguati alle passeggiate nei boschi.
Come trovare i tartufi: qualche consiglio
Per andare alla ricerca dei tartufi è indispensabile conoscere bene le zone forestali. Sono utili le mappe e i GPS da trekking; inoltre bisogna informarsi in via preliminare su tutti gli eventuali pericoli, dagli insetti alle vipere fino alle piante urticanti.
Devi sapere quali sono gli alberi simbionti del tartufo, come il leccio, il carpino nero, il cerro e il pioppo. Prima di partire, in più, è meglio pianificare la ricerca e studiare il “comportamento” dei tartufi. Ad esempio, i tartufi neri emanano delle sostanze che impediscono lo sviluppo della flora tutt’intorno, e sono dunque circondati da un’area diradata.
Analizza l’andamento delle precipitazioni, che potrebbero rendere più difficile il ritrovamento dei tartufi. Per il resto, non dimenticare che il nostro negozio ti offre un ampio assortimento di tartufi conservati e freschi!